“Io non mangerò mai i grilli”, “L’Unione europea ci obbliga a mangiare gli insetti”.
Forse sono alcuni pensieri che vi sono passati per la testa quando avete sentito le prime notizie sul consumo di insetti. Sicuramente è stato così per molti italiani.
Altrettanti però sono stati quelli incuriositi da questa notizia, che hanno voglia di capire meglio di cosa si tratta e a cosa ci si riferisce quando si parla di “Novel food”.

Scopriamolo insieme, e chissà magari qualcuno di voi lo proverà anche il pane con la farina di grilli!

Consumo di insetti: quelli autorizzati in Europa

Da fine gennaio 2023 arriverà sulla tavola degli italiani la polvere di grillo (e non solo!). È una notizia che ha fatto molto scalpore, eppure non è il primo insetto autorizzato in Europa a scopo alimentare. Partiamo dall’inizio: innanzitutto dovete sapere che se non esiste una storia di consumo di quell’alimento o di quel componente vegetale in Europa da almeno 25 anni, prima di poter essere commercializzato a scopo alimentare deve essere autorizzato dall’Europa stessa.

In primis viene verificato che l’alimento sia sicuro per la salute della popolazione, quindi può essere autorizzato come “Novel Food”, ovvero “Nuovo alimento” e consumato negli Stati membri. Gli insetti, come ben sapete, non sono un alimento che ha una storia di consumo in Europa, ma vengono ampiamente consumati in altre parti del mondo.

Nel 2021 la commissione Europea ha autorizzato il primo insetto come alimento: le larve gialle essiccate del tenebrone mugnaio, meglio note come tarme della farina. Questo ha dato il via a molte altre autorizzazioni di nuovi insetti come nuovi alimenti, fino agli ultimi autorizzati recentemente:

– La polvere sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)
– Larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere

Perché sono stati autorizzati in Europa?

Innanzitutto perché un panel di esperti, facenti parte dell’EFSA (European Food Safety Authority), ha stabilito che queste sostanze sono sicure per la salute della popolazione. Questi esperti riportano anche i dosaggi massimi giornalieri da inserire nelle specifiche categorie di alimento, oltre ai limiti di contaminanti che possono essere presenti.

Oltre ad essere sicura, la farina di insetti conferisce un perfetto apporto nutrizionale poiché ricca di ferro e di amminoacidi essenziali, risultando a livello mondiale una fonte di proteine di qualità, a basso costo e ad alta reperibilità. Tale da poter fare concorrenza alla carne, ad oggi ancora la principale fonte proteica.

Consumo di insetti: un cibo più sostenibile

Ultimo, ma assolutamente non meno importante, è che si tratta di un alimento altamente ecosostenibile, sia dal punto di vista della reperibilità che della preparazione. Allevare insetti commestibili permette di sostenere anche il pianeta quindi?

Di fatto sì, sia perché riduce l’inquinamento da fertilizzanti che l’emissione di gas serra. Ad esempio, l’anidride carbonica emessa per produrre un chilo di carne di vitello è pari a 150 kg, mentre quella emessa per produrre un chilo di proteine dai bachi da seta è circa di 15 kg; una differenza sostanziale. Quindi, al pari di un contenuto nutrizionale proteico simile (contenuto proteico nei grilli varia dall’8% al 25%, mentre nella carne di vitello è intorno al 22%) l’impatto ambientale dell’allevamento è nettamente inferiore nel caso degli insetti.

In quali alimenti posso trovare gli insetti?

Magari leggendo questi dati interessanti siete incuriositi e vi state chiedendo “ma dove posso trovarli?”.
Vediamo qualche esempio: nel caso degli ultimi insetti autorizzati, come i grilli, potete trovare la polvere, che può essere utilizzata per fare il pane, barrette ai cereali, prodotti da forno, biscotti, pasta, ma anche ovviamente prodotti sostitutivi della carne, minestre concentrate, preparati a base di carne e tanto altro.
Quindi, armiamoci di coraggio e proviamo anche queste novità che da oggi l’Europa ci ha concesso e se proprio non riusciremo a convincerci … Beh, nessuno ci priverà mai della nostra attuale alimentazione!

 

A cura della Dr.ssa Laura Rubini