Finalmente si parte, dopo il lungo e freddo inverno è ora di una meritata vacanza! Cosa c’è di più bello di staccare dalla quotidianità con un viaggio? Nulla penserete voi, eppure anche le aspettative più rosee possono essere infrante da un intestino irregolare e disturbi intestinali che possono unirsi al nostro viaggio.

Cambiare le quotidiane abitudini, porta spesso ad alterare l’equilibrio della flora batterica intestinale che, nel breve tempo della vacanza, non ha il tempo di adeguarsi alle tipicità del luogo che si sta visitando e può diventare causa di fastidiosi disturbi intestinali.

1) Disturbi Intestinali: transito rallentato 

Siete arrivati alla meta del viaggio, carichi di energie per iniziare le tante attività che avete programmato, ma … Cosa succede? Il vostro intestino decide di diventare pigro.

Vacanza rovinata? No! La difficoltà di evacuazione e la conseguente pesantezza e tensione addominale possono portare a nervosismo, irritabilità e diminuzione dell’appetito. Tuttavia, sono diverse le attenzioni, soprattutto a tavola, che possono essere adottate per cercare combattere questo fastidio.

Cibi amici e nemici: non solo la Prugna

Frutta e verdura non devono mancare, ma non bastano, tra i cibi amici ci sono anche yogurt addizionato di probiotici, legumi, cereali, pasta e pane integrali.

Importante è anche reintegrare i liquidi persi a causa delle alte temperature, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, specialmente nelle ore più calde. Non solo, anche l’esercizio fisico è un ottimo alleato in gradi di stimolare la peristalsi intestinale e favorire l’evacuazione.

Il succo di prugna è in grado di favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale, grazie alla presenza di fibre ad azione prebiotica. L’effetto risulta maggiore quando in associazione a fibre e lattulosio.

2) Evacuazioni frequenti? SOS probiotici e Sali minerali

Mentre prendi il sole sopraggiunge una fitta tremenda alla pancia e … devi correre in bagno. Cammini godendoti il paesaggio montano e improvvisamente l’unico pensiero è la ricerca di un cespuglio.

Cosa sta succedendo?  Lo stress della partenza, la stanchezza del viaggio, il cambio del clima e l’alimentazione differente possono causare, nei primi giorni di relax, l’aumento della frequenza e della fluidità delle evacuazioni. Condizione frequente definita proprio “del viaggiatore”.

Si tratta di un disturbo scomodo, specialmente se siamo lontani dal bagno di casa nostra. Questa situazione determina un’elevata perdita di liquidi e sali minerali che devono essere subito reintegrati, specialmente nel periodo estivo in cui, normalmente, si ha una perdita maggiore di acqua.

Fondamentale in questi casi è ridurre l’assunzione di fibra e scegliere preferibilmente cibi come riso, patate, noccioline, farinacei lievitati come crackers e grissini.

Importante in queste situazioni è supportare la flora intestinale e reintegrare i Sali minerali persi durante le scariche.

È possibile tamponare la situazione d’emergenza con integratori a base di probiotici. Risultano particolarmente utili quelli che apportano più di 20 miliardi di ufc al giorno, in associazione a vitamine e sali minerali.

3) Disturbi Intestinali: agisci d’anticipo

Ecco alcune semplici regole per cercare di prevenire l’insorgenza di disturbi intestinali  in vacanza:

  • Cercare di ridurre il più possibile lo stress pre-partenza;
  • Porre attenzione a non alterare drasticamente le abitudini alimentari;
  • Evitare alimenti che possono aumentare la produzione di gas nello stomaco (cibi crudi, fermentati, bevande gassate);
  • Preferire bevande in bottiglia sigillate;
  • Non è consigliato aggiungere ghiaccio alle bevande potrebbe esserci il rischio di contaminazione microbiologica nell’acqua usata;
  • Riservare del tempo per svolgere attività fisica anche durante le vacanze;

Spesso è utile, su indicazione di un professionista assumere prodotti specifici per la flora intestinale. Prebiotici e probiotici possono essere un alleato importante sia in fase di preparazione alla partenza che durante il soggiorno.

 

Curato dalla Dott.ssa Chiara Facchinetti