Ormai l’Aloe vera è una pianta che si può trovare dappertutto: negli integratori, nei succhi, nei cosmetici, nei fazzoletti!
Purtroppo il fatto che sia tanto di moda non ha sicuramente giovato la sua reputazione. I consumatori spesso si vedono consigliare Aloe non di qualità per i problemi più disparati, e, non trovando il giovamento desiderato, generalizzano pensando che l’Aloe non sia utile.
Ecco perché un professionista competente diventa FONDAMENTALE nel consiglio dell’Aloe.

Conoscerla per poterla consigliare

Il primo passo per un consiglio efficace è conoscere questa pianta, per definire quando può essere utile e quando meno.
La foglia dell’Aloe vera è costituita da una buccia esterna e da un gel interno, il quale è composto da:

  • Acqua
  • Zuccheri (tra cui monosaccaridi e polisaccaridi)
  • Vitamine e minerali
  • Enzimi
  • Ed altri componenti come l’acido arachidonico e l’acido γ-linolenico

Nella buccia invece sono presenti i derivati antrachinonici, tra cui l’Aloina; queste sostanze hanno azione lassativa e possono irritare le mucose intestinali.
Sicuramente la potenza dell’Aloe dipende dal pool di sostanze che contiene, tuttavia tra queste i polisaccaridi hanno un ruolo molto importante.

Polisaccaridi: i principali componenti
I polisaccaridi sono delle catene lineari costituite da ripetizioni di zuccheri, principalmente glucosio e mannosio.
Tale struttura permette loro di costituire delle reti, che formano un rivestimento sulle superfici con cui si trovano a contatto. Più è alta la concentrazione di polisaccaridi (tipicamente espressa in mg/litro), più elevata sarà la capacità dell’estratto di formare queste “maglie”.

Le sue funzioni
La PRINCIPALE funzione dell’Aloe coinvolge l’apparato digerente.
Infatti ha azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente, ovvero sulle mucose di stomaco e intestino, mitigando i fastidi che coinvolgo questa zona.
Ha anche funzione depurativa; il succo d’Aloe è ottimo da integrare ciclicamente come depurativo oppure a seguito di terapie farmacologiche.
Ma non bisogna dimenticare che il gel d’Aloe, da cui si ricava il succo, contiene anche diversi enzimi, come:

  • Superossido dismutasi
  • Amilasi, lipasi, carbossipeptidasi che intervengono nei processi digestivi

A chi consigliarla?

Considerata la sua composizione e le sue funzioni, si può consigliare di assumere un succo d’Aloe:

Per tutti i disturbi del SISTEMA DIGERENTE
Grazie alla sua azione lenitiva ed emolliente, può lenire fastidi sia allo stomaco che all’intestino.

A tutte le persone STRESSATE
Vi è sicuramente noto che lo stress può avere ripercussioni negative su tutto il sistema digerente, per questo motivo può essere utile fare dei cicli con succo di Aloe vera.

Ogni volta che è necessario DEPURARE l’organismo
• In seguito a terapie farmacologiche
• Per chi vive in città con elevato inquinamento
• Per tutti, anche solo 1-2 cicli l’anno

ATTENZIONE a quale succo di Aloe si consiglia

Perché NON sono tutti uguali!
Affinché il consumatore possa avere dei benefici, è bene consigliare un succo d’Aloe di qualità. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione nella scelta del succo d’Aloe da consigliare:

Il quantitativo di polisaccaridi
Più alto è questo valore maggiore è la qualità del succo, è bene conoscere il quantitativo di polisaccaridi presenti nel succo di Aloe che si consiglia.

La specie utilizzata
Sono oltre 250 le varietà di Aloe, tuttavia la più nota e la più studiata è sicuramente l’ALOE VERA (Aloe Barbadensis Miller).

La parte della foglia utilizzata
Come abbiamo visto la foglia di Aloe è ricca di sostanze utili per l’organismo, tuttavia la buccia può contenere derivati antrachinonici, i quali possono irritare le mucose dell’intestino. Per questo motivo bisogna informarsi se il gel, utilizzato per fare il succo, viene ricavato dalla foglia intera spezzettata oppure dalla foglia sfilettata, ovvero dalla quale è stata tolta la buccia.
In quest’ultimo caso il gel prodotto viene definito “gel sine cute” ovvero “gel senza epidermide” e NON conterrà derivati antrachinonici.

La lavorazione
Sono diversi gli aspetti della lavorazione da considerare:

> Innanzitutto le foglie raccolte devono essere immediatamente spremute per garantire il mantenimento di tutte le sostanze nutritive, per questo motivo la fabbrica deve essere vicino alle coltivazioni.
> Inoltre durante il processo di lavorazione bisogna prestare particolare attenzione alle temperature. Alte temperature, infatti, possono danneggiare il contenuto di Aloe polisaccaridi. Il processo di pastorizzazione ad alte temperature, ad esempio, può ridurre i componenti del gel d’Aloe.

La certificazione IASC
La quale garantisce che la procedura di lavorazione venga effettuata con elevati standard di qualità.

Il flacone
L’Aloe Vera è fotosensibile e deve essere protetta dalla luce. Se viene esposta alla luce perde alcune delle sue proprietà benefiche, per questo è importante che il flacone non sia trasparente.

Non basta una foglia d’Aloe per fare un buon succo di Aloe, tanti sono gli accorgimenti da seguire e le analisi da effettuare. Saper distinguere la qualità di un prodotto è il primo passo per un consiglio efficace.

 

A cura della Dr.ssa Laura Rubini