Come conseguenza della pandemia da Covid-19 si sta assistendo ad un notevole incremento di problematiche ansiogene. L’ansia si manifesta in modo e con intensità differente per ogni individuo, per questo motivo è bene saper distinguere e individuare il protocollo più idoneo per ognuno.

Naturando ha sviluppato un percorso, articolato in 3 articoli, con l’obiettivo di fornirvi strumenti utili non solo a riconoscere i disturbi e ma anche a mettervi in sintonia con l’individuo.

In questo primo articolo parleremo di ansia generalizzata, successivamente di picchi d’ansia e quindi dei disturbi del sonno.

1. Cos’è l’ansia generalizzata?

L’ansia consente a corpo e mente di attivarsi per affrontare un compito, esistono tuttavia vari gradi di intensità e pervasività che possono rendere l’ansia fonte di malessere, fino a divenire invalidante. Si tratta di ansia generalizzata quando lo stato di preoccupazione è costante e si protrae nel tempo, anche in assenza di veri e propri fattori o eventi esterni che la scatenano.

Ne risulta che l’individuo che ha difficoltà a controllare la preoccupazione manifesta un significativo disagio e una compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo e famigliare, rendendo difficile riuscire a godersi pienamente la vita.

Questo può portare poi ad assenza di gioia, umore depresso, mancanza di interesse e di emozioni (si parla in questo caso di languishing).

2. Come riconoscerla?

In caso di disturbo d’ansia, il soggetto lamenta:

  • Irrequietezza, dichiara di avere “i nervi a fior di pelle”
  • Affaticamento, connesso anche ad una difficoltà nel rilassarsi
  • Difficoltà a concentrarsi, tale da compromettere le attività lavorative
  • Sensazione di minaccia e di vulnerabilità per situazioni assolutamente routinarie

Si manifestano anche disturbi somatici, come sudorazione eccessiva, disturbi intestinali, fastidi allo stomaco, cefalee o colon irritabile. Spesso il soggetto viene da voi proprio per la gestione di questi disturbi.

3. Come sintonizzarsi con il consumatore?

Gestire l’ansia è una battaglia tutta in salita e la prima difficoltà per chi ne soffre è proprio chiedere aiuto. Voi professionisti siete i primi a fornire un supporto a questo disagio emotivo. Riuscire a creare empatia con il soggetto genera fiducia nello stesso, favorendo una comunicazione bilaterale, che può tradursi anche in una migliore risposta al trattamento. Vediamo quindi come approcciarsi:

  1. Dedicategli del tempo: la persona che presenta ansia ha bisogno di sentirsi a proprio agio quindi ritagliatevi più tempo per il consiglio e se possibile spostatevi in uno spazio con maggiore privacy.
  2. Informatelo: probabilmente il soggetto risulterà spaventato e penserà di avere qualcosa che non va. Spiegategli cos’è l’ansia, fornendo lui esempi di esperienze che hanno avuto esito positivo.
  3. Dategli conforto: fategli capire che non vi limiterete a consigliargli dei prodotti ma che sarete presenti nel suo percorso per supportarlo al meglio.

È importante evitare luoghi comuni come “si calmi, anche io sono stressato, siamo tutti stressati oggigiorno” perché chi ne soffre pensa che la sua problematica sia più intensa e ha solo bisogno di sentirsi compreso.

4. Che consigli pratici fornire?

Esistono dei consigli da fornire per modificare il proprio stile di vita, è utile inserirli in modo graduale affinché diventino sane abitudini:

  • Svolgere attività motoria, meglio all’aria aperta. Sembra una banalità, tuttavia se il soggetto riesce ad inserire questa pratica troverà sicuramente giovamento in quanto l’esercizio fisico aumenta i livelli di endorfina, incoraggiando la sensazione di felicità. Meglio se svolta ascoltando della musica.
  • Coltivare la consapevolezza di sé per capire cos’è che genera malessere così da imparare a gestirlo. Considerate le difficoltà nell’identificazione della causa, sensibilizzate il soggetto sull’utilità del percorso con uno specialista che potrà supportarlo al meglio.
  • Ritagliarsi uno spazio personale in cui dedicarsi ad attività che rechino piacere oppure seguendo dei percorsi di meditazione.

Questi consigli aiutano nella gestione dell’ansia quotidiana, esistono poi dei consigli pratici per la gestione dei picchi d’ansia, che vedremo nell’articolo successivo.

5. Quale prodotto consigliare?

Ansileve è un integratore alimentare per la gestione dell’ansia in commercio da 10 anni. È stato formulato per esplicare un’azione completa su ansia, stress e umore depresso:

  • La Melissa favorisce il rilassamento
  • La Rodiola è un tonico adattogeno e stimola l’organismo a reagire positivamente a situazioni di stress
  • La Griffonia, titolata in 5-idrossitriptofano, precursore della serotonina, supporta il normale tono dell’umore
  • La Vitamina B6 favorisce le normali funzioni psicologiche

L’elevato apprezzamento del prodotto è dovuto anche alla presenza di peptidi marini idrolizzati, i quali essendo di piccole dimensioni vengono rapidamente assorbiti. I benefici sono così apprezzabili fin dai primi giorni.

L’ulteriore vantaggio di Ansileve è la sua assenza di effetti collaterali in quanto non induce sonnolenza, non crea dipendenza e non altera le performance psicofisiche, rendendo il suo utilizzo compatibile con le attività quotidiane. La sua sicurezza nel lungo periodo lo rende fruibile anche a categorie più fragili quali donne in gravidanza, ragazzi sopra i 12 anni, anziani e persone in politerapia.

continua…

 

A cura della Dr.ssa Laura Rubini

 

Materiale informativo riservato al personale sanitario da non divulgare al pubblico. Tutte le immagini e i testi sono di proprietà di Naturando. Sono espressamente vietati gli usi anche parziali. Leggere le avvertenze prima di assumere i prodotti. Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente informative e non sostituiscono il parere del medico.