
SARS-CoV-2 è ormai da un anno entrato a far parte delle nostre vite. Inizialmente, giustamente, tutte le energie si sono concentrate sul contenimento del virus e sul trovare trattamenti efficaci. A distanza di un anno, sebbene questi aspetti non possano essere tralasciati, si fa largo un nuovo volto della pandemia di cui tenere conto: le ripercussioni a lungo termine che questo virus sta lasciando dietro di sé, nella vita di ognuno.
La necessità di ritrovare il benessere
La paura del contagio, l’incertezza su più fronti, la privazione di alcuni piaceri a cui eravamo abituati, hanno portato inevitabilmente a un sovraccarico di stress psico-fisico nell’organismo.
In gran parte della popolazione la fatica, fisica e mentale, inizia a farsi sempre più sentire. Difficoltà nella concentrazione, stanchezza eccessiva, disturbi del sonno, cattiva digestione e episodi di ansia intensa sono solo alcune delle problematiche che si stanno rivelando in forte aumento.
In chi ha contratto la malattia, l’intensità e l’incidenza dei disturbi sono anche superiori.
Conoscere e saper affrontare le ripercussioni di questa pandemia è importante per accompagnare le persone nel ripristinare il benessere e ritrovare una nuova normalità. Cerchiamo di approfondire tre delle problematiche maggiormente accusate dalla popolazione nell’ultimo periodo.
1. Una stanchezza che parte dal fegato
Spesso il consiglio a chi accusa stanchezza si rivolge verso prodotti energetici; scelta normalmente corretta, ma in questa particolare situazione è bene considerare anche lo stress correlato e l’eventuale assunzione di farmaci.
Carenza di energia e stanchezza eccessiva potrebbero derivare da un fegato appesantito e stressato.
Accanto all’eventuale assunzione di vitamine o energetici è bene quindi consigliare una depurazione epatica mirata. Tra le sostanze di maggior interesse per il benessere epatico, ricordiamo Cardo Mariano, Carciofo e Colina.
IL CONSIGLIO
1 flaconcino al giorno, la sera prima di coricarsi per almeno 3 settimane. Il trattamento può proseguire per altre 3 settimane e per i casi più complessi essere affiancato a MAXIMUM CARDO MARIANO.
2. Ansia e paura in aumento
Anche la sfera psicologica ha notevolmente risentito della pandemia in diverse sfaccettature. Se all’inizio c’era la paura del contagio, a questa è andata sommandosi la tristezza per la reclusione forzata nelle mura di casa e ad oggi si sta osservando anche un forte aumento di persone che temono la ripresa della quotidianità. Questi aspetti si manifestano attraverso disturbi del sonno, attacchi d’ansia, alterazioni del tono dell’umore e carenza di concentrazione.
Approcciarsi a queste problematiche con un prodotto naturale, privo di effetti collaterali e senza interferenze nelle azioni quotidiane, rappresenta una valida soluzione per gran parte della popolazione.
IL CONSIGLIO
ANSILEVE: 2 capsule al giorno, distribuite nella giornata a seconda della necessità. Qualora la problematica risultasse maggiore nelle ore serali/notturne è indicata l’assunzione di una capsula nel pomeriggio e una la sera prima di coricarsi; se invece si avverte la necessità di intervenire durante tutta la giornata, consigliamo una capsula la mattina e una nel pomeriggio.
3. Una sedentarietà forzata
Altra problematica che sta registrando un aumento di incidenza sono i disturbi della circolazione. L’aumento della sedentarietà è stato un passaggio forzato e, soprattutto nelle categorie più a rischio, questo si è tradotto in gambe stanche, gonfie e pesanti, anche con segni visibili.
IL CONSIGLIO
PROACTIVEN: integratore alimentare, sviluppato in collaborazione con il dott. Tasinato, specialista in angiologia e flebologia, il cui carattere innovativo ne ha consentito il brevetto. Attraverso una modulazione dei componenti presenti, lavora in prima battuta donando sollievo dai fastidi, favorendo il drenaggio dei liquidi corporei, grazie alla presenza di Ribes nero. Successivamente si concentra sul favorire una corretta microcircolazione con l’apporto di Uva rossa, titolata in Proantocianidine.
A cura della Dr.ssa Silvia Oberti