A cura della Dr.ssa Laura Rubini

Dopo un controllo periodico dal vostro medico di base inaspettatamente scoprite di avere alti livelli di glucosio nel sangue. Passata la fase di stupore, ecco che iniziano ad affiorare le prime paure “E adesso? Cosa devo fare?”. Cerchiamo di fare chiarezza su quali siano i rischi e come poter intervenire.

Livelli di Glucosio: perché aumentano gli zuccheri nel sangue?

Supponiamo di mangiare un piatto di pasta, che è costituita da grosse molecole composte da zuccheri semplici, questi zuccheri vengono liberati e arrivano nell’intestino dove possono entrare nel sangue.
Il nostro organismo è in grado di regolare i livelli di glucosio nel sangue, attivando meccanismi che spostano gli zuccheri dal sangue alle zone di accumulo o viceversa. Tuttavia se questi meccanismi perdono efficienza si osserva elevata glicemia che, se non viene ridotta, può portare a molteplici problematiche.

RISCHI: gli effetti sul nostro organismo

• Le conseguenze per la linea
Le prime conseguenze si osservano a livello del peso corporeo, perché più zuccheri vengono assunti, più la glicemia si alza e più si ingrassa; il responsabile di questo fenomeno è l’insulina.
Inoltre maggiore è l’adipe, minore è la quantità di zucchero che viene utilizzata dalle cellule, di conseguenza la glicemia non si riduce e il pancreas continuerà a rilasciare insulina.
Si instaura un vero circolo vizioso, che può peggiorare la situazione.

• Le conseguenze per gli organi
Se non si interviene, i problemi possono farsi più gravi e coinvolgere diversi organi:
– Si può osservare irrigidimento delle pareti vascolari, con conseguenze a livello della pressione
– I vasi sanguigni oculari possono venir danneggiati
– Si possono sviluppare problemi ai reni
– Anche la pelle può risentirne, poiché un eccesso di zuccheri può compromettere la funzione del collagene e la pelle risulta più stanca e rugosa

BUONE REGOLE: 3 semplici regole

Come intervenire?
In primis modificando la propria alimentazione.
Ecco tre semplici regole da tenere sempre a mente per tenere sotto controllo la glicemia.

1. Attenzione agli zuccheri, non sono tutti uguali

Bisogna distinguere tra zuccheri semplici e zuccheri complessi:

  • Gli zuccheri semplici, come glucosio, fruttosio e saccarosio (lo zucchero da cucina), poiché non subiscono particolari modifiche nel nostro organismo, innanzano rapidamente la glicemia, per questo si definiscono ad “alto indice glicemico”.
  • Al contrario gli zuccheri complessi, come l’amido, non sono subito disponibili perché prima devono essere scomposti in zuccheri semplici, quindi aumentano la glicemia più lentamente.

Consigli: ridurre i quantitativi di zuccheri semplici, evitando lo zucchero nel caffè e bevande dolcificate come aranciata, coca-cola o thè in lattina. Se si vuole dolcificare una bevanda eventualmente prediligere la stevia. Ridurre il consumo di frutta molto zuccherina, come datteri, fichi secchi e prugne secche.

2. Riduci i cibi raffinati

I cibi raffinati, come lo zucchero o la farina 00, subiscono delle lavorazioni che determinano la perdita di gran parte del loro contenuto nutritivo, inoltre entrambi provocano rapido aumento della glicemia. Meglio prediligere pasta e pane integrale o con multicereali, che sono anche ricchi di fibre, la quali regolano l’assorbimento dei nutrienti (anche degli zuccheri).

Consigli: ridurre i quantitativi di pasta e pane assunti e prediligere quelli integrali o multicereali. Ad esempio a colazione preferire marmellata senza zuccheri aggiunti (la frutta contiene già zuccheri) associata a pane integrale, che riduce il picco glicemico generato dalla marmellata.
Preferire lo zucchero di canna integrale allo zucchero classico (attenzione lo zucchero di canna integrale è diverso dallo zucchero di canna grezzo che si trova nelle bustine, il quale non differisce particolarmente dal saccarosio).

3. Sì all’attività fisica

L’attività fisica è fondamentale per aiutare il nostro organismo a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Soprattutto l’attività aerobica, molti utili ad esempio la marcia veloce, la corsa leggera (jogging), il nuoto o lo scii di fondo.
È fondamentale fare un esercizio di intensità medio bassa per 3-4 volte alla settimana per almeno 30-60 minuti, perché questo porta al miglioramento generale dei parametri di controllo metabolico.

Consiglio: iniziare con 30 minuti di camminata per 3 volte a settimana e ogni settimana aumentare di 5 minuti la durata dell’attività.

La natura ci può venire in aiuto

Si, ci sono diverse piante che risultano utili per favorire il metabolismo dei carboidrati, come Gymnema, Cannella, Gelso e Patata americana . Molto utile anche il Cromo, che contribuisce al mantenimento dei livelli normali di glucosio nel sangue.

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