Olio di semi di Canapa e Olio di CBD, sono la stessa cosa?

Se ne sente parlare tanto, soprattutto adesso che è appena uscito un nuovo decreto italiano sull’olio di CBD. (Spoiler questo decreto è attualmente sospeso e non coinvolge gli integratori, vedremo il perché).

Iniziamo con il dire che no, non sono la stessa cosa. Leggendo l’articolo scopriremo molto di più!

Canapa: dall’industria agli alimenti

La canapa, nome botanico Cannabis sativa L., è una delle piante più antiche al mondo e ha diversi utilizzi in ambito industriale; la fibra robusta che se ne ricava può essere impiegata per la produzione tessile, di carta e anche per la produzione di materie plastiche. Inoltre, è un’alternativa interessante ai prodotti petroliferi come combustibile.

Non solo, può essere utilizzata in ambito alimentare perché dai semi si ricavano due ottimi derivati: l’olio di semi di canapa e la polvere ricca in proteine.

Cosa si usa nel settore alimentare?

semi canapaSono autorizzati solo i semi della canapa perché, a differenza delle inflorescenze, sono privi delle sostanze psicoattive, ovvero i cannabinoidi. I due cannabinoidi maggiormente conosciuti sono il THC (Tetraidrocannabinolo), noto per l’azione psicotropa, e il CBD (Cannabidiolo).

Ma torniamo a noi, dalla pressatura dei semi si ottiene l’olio dei semi di canapa e, per non buttar via niente, dalla parte solida che rimane dalla spremitura, si ricava una polvere ricca in proteine. Si tratta di proteine ricche di amminoacidi essenziali e facilmente digeribili, utili da integrare in caso di una dieta povera di proteine.

Mentre, il prezioso olio che si ricava, a cosa serve?

Un olio dagli innumerevoli benefici

L’olio dei semi di Canapa è composto prevalentemente da acidi grassi:

  • si tratta di acidi grassi polinsaturi, tra cui l’acido linoleico e l’acido α-linolenico, i precursori degli acidi grassi della serie Omega 6 e Omega 3;
  • è ricco anche di vitamine ad azione antiossidante, come la vitamina E.

Per la ricchezza di questi componenti, il suo uso negli integratori è consigliato in diversi ambiti, da quelli più generali, per supportare l’integrità delle membrane cellulari, a quelli più specifici, come per la funzionalità articolare, e per la pelle.

Cosa cambia tra l’olio di CBD e l’olio di semi di Canapa?

Attenzione a non confonderlo con l’olio di CBD!

Ricordo che l’olio di semi di canapa si ricava dai semi, che sono privi non solo del famigerato THC ma anche del CBD (Cannabidiolo). Il cannabidiolo è sempre un cannabinoide, ma privo delle caratteristiche negative del THC, le sue azioni sono ad oggi oggetto di studi, principalmente a livello della sfera emotiva.

L’olio di CBD invece è tutt’altra cosa, perché si tratta di un composto ottenuto diluendo il cannabidiolo in un olio vegetale. Il Cannabidiolo viene estratto da diverse parti della Canapa, anche dalle inflorescenze.

L’olio di CBD non può essere utilizzato negli integratori alimentari perché la normativa italiana ed europea autorizzano solo l’olio di semi di canapa.

Probabilmente nell’ultimo periodo avrete sentito parlare di un nuovo decreto italiano atto a classificare l’olio di CBD come medicinale e a rendere la dispensazione possibile solo dietro ricetta medica non ripetibile. Tale decreto dovrebbe già essere in vigore, ma attualmente è stato sospeso.

Indipendentemente da come evolverà la situazione, è bene sottolineare che tali provvedimenti non coinvolgono assolutamente l’olio di semi di Canapa e di conseguenza gli integratori alimentari, i quali possono continuare ad essere acquistati senza problema in farmacia, erboristeria o in altri canali.

 

A cura della Dr.ssa Laura Rubini

 Leggere le avvertenze prima di assumere i prodotti. Si ricorda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano