C’è chi lo definisce “nodo alla gola”, chi “catarro nella gola”, ma alla fine ci si riferisce sempre a quella fastidiosissima sensazione che colpisce le prime vie respiratorie tale per cui la deglutizione del muco sembra essere “difficilissima”. Spesso aumenta quando ci si corica, influenzando così il tempo necessario per addormentarsi. Un termine scientifico per questa condizione c’è, ed è catarro retronasale.

Le cause sono differenti, ma fortunatamente ci sono tante alternative, anche di origine naturale, che ci aiutano a fluidificarlo.

Catarro nella gola: perché è così fastidioso?

Iniziamo con il dire che tutte le mucose delle vie aeree sono caratterizzate da ghiandole che producono muco, il quale ha la funzione di inumidire le membrane stesse e di bloccare le particelle inalate con l’aria, così da evitare le infezioni. Normalmente il muco viene ingoiato inconsapevolmente, ma se ne aumenta la produzione o la densità, ecco che il passaggio delle stesso non è così “involontario”.

Questa condizione si può avvertire:

  • Come lascito dei famigerati disturbi stagionali. Magari la settimana precedente avete avuto raffreddore, tosse o altri disturbi e avete anche già debellato la causa; tuttavia, a distanza di giorni avvertite questa sensazione fastidiosa.
  • Come conseguenza di un ambiente secco, situazione che si presenta impostando il riscaldamento su temperature troppo alte.
  • A seguito di allergie stagionali che possono comportare alterazioni delle secrezioni mucose e quindi, catarro retronasale.

Prima cosa: fluidificare le secrezioni

Se la difficoltà a deglutire il muco è dovuta ad una sua eccessiva densità e produzione, capite bene quanto possa essere utile fin da subito intervenire con qualcosa che ci aiuti a favorirne la fluidità. Se il muco è più fluido ovviamente il suo passaggio risulta meno fastidioso.

Per chi è amante dei prodotti di origine naturale, trova un valido aiuto da piante come il Marrubio bianco e il Sambuco, che favoriscono la fluidità delle secrezioni nasali. Anche la Grindelia favorisce la funzionalità delle prime vie respiratorie. Spesso questi estratti vengono veicolati in sciroppi con N-acetilcisteina.

Ma non solo… 4 consigli utili

Ci sono poi altre iniziative, la cui messa in pratica può ridurre questo nodo in gola.

  1. Lavaggi nasali: tanto odiati, ma tanto amati per i risultati che danno. Attenzione, non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. I lavaggi nasali con soluzione salina aiutano a rimuovere i residui di muco e favorire l’eliminazione di allergeni, agenti inquinanti, batteri e virus. Se proprio non volete sentirne dei lavaggi nasali, potete optare per degli spray con soluzione ipertonica.
  2. Idratare le mucose della gola: pur non intervenendo direttamente sulla produzione di muco, mantenere le mucose della gola idratate aiuta a ridurre questo fastidio. Puoi utilizzare degli spray orali o delle caramelle orosolubili per muco, magari con sostanze dall’azione emolliente, come la Malva.
  3. Sì agli umidificatori: come abbiamo detto sopra, gli ambienti secchi hanno delle conseguenze negative sulle nostre mucose.
  4. Diffondere negli ambienti degli oli essenziali: ci sono diversi oli essenziali da diffondere nel periodo invernale. Così da creare un ambiente più purificato e salubre. Se sei tra gli esperti di aromaterapia, magari la tua casa in inverno profuma già di Pino Silvestre o di Eucalipto, in caso contrario sappi che esistono delle miscele di oli essenziali pensati proprio da diffondere in casa nel periodo freddo.

 

A cura della Dr.ssa Laura Rubini

 

Leggere le avvertenze prima di assumere i prodotti. Si ricorda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.