In molti casi il nostro intestino può essere fonte di disagio. Crampi, movimenti intestinali e meteorismo possono rappresentare uno scomodo inconveniente. Insomma il nostro intestino “ci stressa” (o siamo noi a stressare lui?), rendendo in alcuni casi spiacevole la vita fuori casa. Sono molti i rimedi naturali usati per risolvere questi fastidi, ma la maggior parte di essi si limita a ridurre i disturbi dell’intestino senza agire sulle cause che li ha scatenati, e questo non rappresenta un approccio completo.

Perché abbiamo continui disturbi all’intestino?

Tutto quello che ingeriamo arriva nell’intestino, non solo il cibo, che quì deve essere assorbito, ma anche batteri, tossine, e prodotti di scarto della digestione degli alimenti. Per questo motivo l’intestino presenta una barriera, detta barriera intestinale, che consente di selezionare ciò che serve all’organismo, assorbendolo, e ciò che non serve, eliminandolo con le feci.

Tuttavia la continua esposizione a tossine, batteri e altre sostanze tossiche (come alcool e fumo), può indebolire la barriera intestinale, la quale non sarà più in grado di svolgere correttamente la sua funzione. Inoltre l’intestino è altamente sensibile all’emotività, non a caso infatti è chiamato “secondo cervello”, e situazioni come stress, ansia e tensione possono anch’esse avere conseguenze a livello intestinale e della barriera intesinale.

  • Tutto questo può determinare disturbi intestinali come gonfiore e distensione addominale, crampi e fastidi a livello addominiale, meteorismo e flatulenza.

Intestino: i rimedi per agire sui disturbi e sulle cause

La maggior parte dei rimedi naturali utilizzati agisce sui disturbi, determinando un miglioramento solo momentaneo perché dopo qualche settimana i fastidi spesso si ripresentano. Finché non si lavora anche sulla causa l’approccio nutraceutico non sarà mai completo e risolutivo.

1. Agire sui disturbi

Il primo step è quindi quello di migliorare i disturbi, per trovare pace a livello intestinale.
La natura fortunatamente ci viene in aiuto con diversi rimedi naturali, è importante però che l’integratore scelto abbia un’azione completa su tutti i disturbi.

  • Per queste problematiche la Melissa e il Carvi risultano molto utili, in quanto favoriscono l’eliminazione dei gas, spesso causa di tensione e gonfiore addominale, e la regolare motilità gastrointestinale. Inoltre il Carvi ha anche azione spasmolitica, ovvero riduce i crampi a livello addominale.
  • Attualmente la comunità scientifica ha indentificato anche un fungo commestibile, l’Hericium, o fungo Pom Pom, il quale può essere associato all’utilizzo della Melissa e del Carvi.
  • Infine in questa prima fase, è utile anche supportare la flora intestinale, somministrando dei fermenti lattici tindalizzati; la flora intestinale infatti è un residente dell’intestino che coadiuva le funzioni dello stesso.

Integratori alimentari di questo tipo permettono di lenire i fastidi intestinali e si consiglia di assumerli appena si avverte il disturbo, proseguendo fino al miglioramento.

2. Senza dimenticarsi delle cause

Tuttavia, come abbiamo visto, bisogna considerare che l’accumulo di scorie e tossine può indebolire le parti più fragili dell’intestino, come la barriera intestinale.
Per questo può essere utile fare un reset intestinale, per agire anche sulla causa. Ecco alcune sostanze utili:

  • La clorella, alga di acqua dolce, che assorbe le tossine, oltre a favorire le funzioni depurative dell’organismo e la corretta funzionalità del colon.
  • Il tea tree, che contribuisce alla difesa del corpo da agenti esterni.
  • Infine per fare un reset intestinale, è ottimo associare anche i nucleotidi, costituenti fondamentali del nostro DNA, che normalmente produciamo in quantità sufficiente, tuttavia per i tessuti ad alta richiesta (come la parete intestinale) in alcune condizioni non vengono prodotti in quantità sufficienti.

Quando fare un reset intestinale?

  • In presenza di disturbi intestinali è utile nella prima fase associarlo ai supplementi che lavorano sui disturbi e, una volta lenito tali fastidi, è consigliabile proseguire solo con il reset intestinale per almeno un mese.
  • Per chi avverte frequentemente disturbi intestinali si possono anche ripetere dei cicli di un mese più volte l’anno.
  • Per tutti comunque è utile fare almeno 2 cicli l’anno per “resettare” l’intestino.

A cura della Dr.ssa Laura Rubini