È da qualche tempo che si sente parlare di Ashwaganda, ma tante sono ancora le domande che molti si fanno: a cosa serve, quali benefici da, come e per quanto tempo assumerla? Vediamo in questo articolo di fare un po’ di chiarezza, rispondendo alle più frequenti domande.
Cos’è L’ashwaganda?
L’Ashwaganda o Withania somnifera, conosciuta anche come Ginseng indiano è un arbusto legnoso che cresce spontaneamente in Asia e le cui proprietà benefiche sono sfruttate da tempo dalla tradizione Ayurvedica. Viene utilizzata da secoli nella tradizione Indiana, ma solo recentemente ne è stata approfondito l’aspetto funzionale con specifici studi clinici.
A cosa serve? Quali sono i suoi benefici?
Quali sono queste azioni per cui l’Ashwaganda è diventata così famosa negli ultimi anni? Cosa fa esattamente questa pianta? Le azioni note sono molteplici. In primis viene considerata un vero e proprio adattogeno, ovvero un aiuto per l’organismo sia fisico che mentale, nella risposta a fattori di stress.
Ma non solo, come sostenuto anche da diverse pubblicazioni scientifiche, l’ashwaganda può essere utile in molte altre situazioni:
- Supporto in caso di agitazione e stress
- Supporto delle funzioni cognitive e mentali
- Supporto delle naturali difese dell’organismo
Come utilizzare l’Ashwaganda: quando, come e per quanto tempo assumerla?
La parte della pianta utilizzata è la radice. Essa viene essiccata, polverizzata e l’estratto ottenuto è ciò che ritroviamo comunemente negli integratori alimentari.
L’estratto è solitamente titolato in withanolidi. Si tratta delle molecole chimiche a cui, diversi studi scientifici[1], attribuiscono le azioni per cui questa pianta è così famosa.
Per quanto riguarda il quando e il quanto, la risposta dipende ovviamente dal dosaggio corretto. 600 è il numero corrispondente ai mg giornalieri che molti studi clinici ritengono ottimale[2].
Integratori alimentari in capsule che apportano con un’unica assunzione l’intero quantitativo possono essere un’ottima soluzione per chi vuole provare i benefici di questa, ormai popolarissima, essenza.
A cura della Dott.ssa Chiara Facchinetti